Gianni Moneta - 1984 Heinz von Cramer - 2000 Herbert Pagani - 1976 Paolo Rizzi - 1990 Pubblio Dal Soglio - 1987 Toni Kienlechner - 1984 Toni Kienlechner - 1986 Toni Kienlechner - 1988 Testimonianze visitatori - 1990 Testimonianze visitatori - 1991 |
Herbert Pagani ha scritto di lui nel 1976
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Al primo sguardo, l'opera grafica di Heinz J. Watzke sembra situarsi a mezza strada fra il «carnet de voyage» e la comic-strip d'arte, ma senza personaggi ....
Al secondo sguardo le trame, i punti,
i neri, i pieni, i bianchi vergini, questo
rincorrere linee astratte attraverso
il paesaggio figurativo fanno pensare a
progetti per arazzi giganteschi. E poi, al terzo sguardo più attento, ti accorgi, dalla « tessitura» di un muro di mattoni , dalla secchezza di un ramo, « dall'umidità» di certe ombre, di certe erbe, che vi è, al di là del piacere fisico del disegno per il disegno, il tentativo, quasi sempre riuscito, di restituire con un solo strumento, la penna, ed un solo colore, il nero, le densità, le luci direi perfino, di tutta questa architettura casuale ed armoniosa di Vitorchiano. Heinz J. Watzke sa rappresentare l'Italia di cui, come tanti suoi predecessori, è visibilmente innammorato. ed alla quale dedica, come un «a solo» di flauto, questo lungo « a solo» di penna. |